venerdì 7 giugno 2013

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Le testimonianze della guerra

Io- Qando è iniziata la guerra, come ti sei sentita?
Zia- Era l’8 settembre 1943, festa della madonna delle grazie, ed io con la mia famiglia mi trovavo in chiesa. In quel momento arrivò la notizia dell’armistizio e in un primo momento eravamo sbalorditi e quasi felici perché mia madre, più realista, disse: “La guerra non è finita!”. Aveva ragione, perché dopo un’ora, il paese fu occupato dalle forze tedesche e cominciò la paura.
Io- Avevate una tessera per il cibo?
Zia- All’ inizio no, perché ogni famiglia aveva una provvista nella dispensa e così anche noi finché una cannonata colpì proprio il luogo in cui mio padre aveva nascosto vino, olio, grano, tutto ciò che poteva servire alla famiglia.
Tutto il paese fu colpito dalle cannonate e anche le fontane,quindi era difficile rifornirsi d’acqua ma anche di viveri. Dopo due mesi non c’era più niente da mangiare, e in più i tedeschi ci portarono via su un camion al freddo e come Dio volle ci trovammo a Roma. Lì cominciò un’altra storia, per mangiare dovevamo avere una tessera, quindi il cibo era razionato.
Io- Ti è morto qualcuno in famiglia?
Zia- Si, il fratello di mia nonna, il mio prozio per uno scoppio di una mina.
Io- Hai assistito ai bombardamenti di monte Cassino?
Zia- No, perché ero sfollata a Roma, però a quelli di Cassino sì: ogni giorno alle tre, come un appuntamento, arrivavano stormi d’acciaio e distruggevano tutto tra cui la mia casa, rasa al suolo

la shoah

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LA SHOAH
La shoah è un ricordo 
di un brutto, brutto giorno
in cui i Tedeschi, 
le leggi razziali emanarono
e tutti gli Ebrei catturarono.


Catturare, deportare,ammazzare,
questo i Tedeschi volevano fare
perché potenti volevano diventare.

Acqua bollente e bucce 
di patate c'era da mangiare
e di certo non si potevano lamentare
infatti erano  scheletri viventi
con tanti, tanti cuori spenti.

Adesso non ci resta che dire 
che da generazione a generazione deve passare
 e nei nostri cuori scolpire
il ricordo di questo errore da non fare!
































la pace

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La Pace

Per la Gioia e per
l’ Amore un accordo nascerà,
la guerra cesserà
e la pace per sempre regnerà!
La pace migrerà
di qua e di là,
nei paesi guerrieri
dove i bambini non possono avere desideri.
I clandestini sulle isole smetteranno di sbarcare
perché la guerra deve terminare!
E gli occhi dei bambini
luccicheranno come brillantini!
Questa guerra finirà?
Quando? Dove? Chissà!
 Io lo spero con tutto il cuore
Che finisca in poche ore.


lunedì 3 giugno 2013

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 COMMENTO ALLA POESIA 
"IL CANTO DEGLI SFOLLATI"
Il canto degli sfollati fu scritto dagli sfollati per ricordare la morte, la disperazione e le malattie che c'erano durante la guerra e insegna alle generazioni future  a far si che questo avvenimento non si ripeta mai piu'.
Gli sfollati cassinesi andavano via con stracci al posto dei vestiti e dormono sull'erba.
Pregavano Dio di tornare a Cassino al piu' presto.
Per tanta fame erano costretti a mangiare erba ed erano tanto magri da non riconoscersi piu'.
La guardia chiamava per dire che era arrivato il rancio, tutti si affollavano per prendere con la tessera quel poco di cibo razionato.
Tra gli sfollati c'era un ragazzo di Caira , Stefano Nardone di 14 anni, lui non aveva da mangiare ne' un posto dove dormire.
Chiese ad un anziano di dargli del cibo in cambio di assistenza, l'anziano acconsenti' perche' il figlio era in guerra ed era rimasto da solo.
Tornato il militare Stefano volle tornare al suo paese ma trovo solo distruzione e disperazione.
Il giovane torno' dall'anziano che era rimasto solo perche' suo era morto  e resto' con lui fino a che il suo paese Caira non riprese a vivere.
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COMMENTO alla POESIA 
"I PAPAVERI ROSSI A MONTECASSINO"
Questa poesia è stata scritta da Feliks Konarski per rallegrare l'umore dei polacchi .
Tra le rovine di Montecassino si nascondo i tedeschi.
I Polacchi partirono per vendetta su per il colle testardi.
Passeranno gli anni ma i papaveri rossi di Montecassino saranno sempre piu' rossi per il sangue polacco versato.
Salirono come pazzi con il loro stendardo bianco e scarlatto che posero tra le rovine.
I papaveri vedono tutte quelle croci che piu' in alto vanno e piu' croci troveranno.
Alcune volte la giustizia si stacca dalla storia e la liberta' si misura in croci.
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Commento la poesia "LE QUATTRO BANDIERE"
La poesia vuole spiegare che queste candele rappresentano la Pace,  l' Amore, la Fede che si stanno spegnendo. Solamente l'animo puro di un bambino, l'uomo di domani, potra' riaccendere queste candele con la Speranza che si spegnera' mai.

commento LA BATTAGLIA DI MONTECASSINO

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 Commento la poesia "La battaglia di Montecassino"
Sulle montagne di Montecassino è stata fatta una battaglia .Nei fossi pieni di sangue dei giovani dei vent'anni 
tra bombe mine e cannonate il Monastero non si riconosce più.
Quando Badoglio fece l'armistizio i tedeschi si fermarono a Cassino e fecero una battaglia.
il Colonnello con tutto quel macello piangeva perché è stata fatta una battaglia nel più bel  fiore della gioventù
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                CERCANDO LA PACE - Prosa
Lo scrittore cerca tra i mille colori delle bandiere, tra le pagine ingiallite di un libro di storia, nel vuoto profondo della sua memoria......
Ma il suo sguardo si ferma nel nulla.
Trova la Pace sulle labbra di uomini stolti che la usano come merce di scambio per mantenere il potere, per un voto, per il comando e uno scranno.
I piccoli uomini vorrebbero diventare grandi convinti che la guerra porti la pace senza pensare alle conseguenze.

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                                       Parafrasi

Lo scrittore a Cassino non è nato perchè c'era la guerra e tra le macerie non c'è nemmeno una capanna per cantare una ninna nanna per il suo bimbo.
In mezzo al fango e alla terra, lui si rotolava e faceva capriole, è cresciuto così.
Lui si ricorda le cose belle: vicino alla Chiesa Madre c'era un campanile che a pezzo a pezzo l'hanno numerato, però poi se lo sono rubato.
Le pietre lapiche che nel vialone  che partiva da Sant'Antonio alla stazione che quando una carrozzella ci passava non vedeva l'ora di andarsene.
Solamente un Cassinese potrebbe apprezzare queste cose.


Prosa
Franco il poeta non è nato a Cassino perchè c'era la guerra.
Pero' dentro quella terra è cresciuto beato, si è rotolato nel fango.
Lo scrittore si ricorda dentro al cuore le cose belle: il campanile della Chiesa Madre a pezzo a pezzo smontato e numerato però i pezzi li hanno rubati e non l'hanno più ritrovati.
Le pietre che collegavano Sant' Antonio e la stazione,le carrozzelle che li passavano non vedevano l'ora di andarsene perchè traballavano in continuazione .
Solamente lui poteva apprezzare il ricordo come tutti i cassinesi.


domenica 2 giugno 2013

Vecchia Cassino-Parafrasi e Prosa

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                                Vecchia   Cassino    Parafrasi 
Gino Salveti, si chiede dove è andata la Cassino Antica con le vie, le carrozzelle,i laghetti, la villa,le botteghe e i giardini.
E anche dové finita tutta quella gente che è morta senza rivedere la loro città.        
Lui cerca di non pensarci più facendosi un brodo, assaggiando le tagliatelle e la trippa.Ma si addolora il cuore ripensando a quel triste passato.



                Vecchia Cassino Prosa

Gino Salveti si chiede dove sono andati a finire i suoni, i rumori, gli odori,che tormentavano Cassino;
e le persone che senza di essa sono morte senza il bel ricordo della loro città
A lui si indebolisce il cuore a pensare ai vecchi ricordi di Cassino. 

sabato 1 giugno 2013

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Vi raccontiamo la  storia di Cassino, la nostra amata città
C'ERA UNA VOLTA...
Una cittadina sorridente 
dove la gente viveva serenamente.
Il Teatro Manzoni, "Meraviglia del Paese"
univa tutti culturalmente.
Vantaggiosa era la funivia, "filo diretto" 
con la Casa di San Benedetto.
Non mancavano lavatoi e palazzi signorili,      
aree verdi,splendide chiese e monumenti in grande stile.


Ma, ahimè! Un triste giorno la furia della Guerra arrivò,
Cassino e la sua amata Abbazia  bombardò
e "Città senza passato" essa diventò.
La Guerra la nostra città ha fatto crollare
e gli abitanti non hanno il coraggio di parlare.
Gli sfollati lasciano la terra natia 
colmi di tristezza e malinconia,
come le rondini migran via.

Al rientro, la malaria e le bombe inesplose
continuarono a far vittime copiose.
Ardua fu la ricostruzione, 
abitazione per abitazione.
I cittadini non perdevano la speranza
e la tenacia era abbastanza 
per ricostruire quella bella città
in tutta la sua maestosità.  

All'ombra della sua Abbazia accogliente
oggi,Cassino è una cittadina ridente,
con palazzi e chiese, musei,cimiteri e monumenti
un chiaro monito per le genti.
Non dimentichiamo mai che Cassino è stata dilaniata.
Non dimentichiamo mai l'orrore della guerra 
e lo sguardo della sofferenza.
Cerchiamo sempre Pace e Tolleranza 
Amore e Fratellanza. 
                                                           La classe 5°A

venerdì 31 maggio 2013

la raccolta differenziatra

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                        LA RACCOLTA  DIFFERENZIATA
Oggi, 17 Maggio 2013 verso la fine dell ore scolastiche ci siamo recati nella palestra per parlare della differenziata.
Arrivati ci siamo seduti insieme alle due  quarte, la c'era per parlarci della Raccolta Differenziata.
All'inizio ci ha chiesto di rispondere e una domanda:"A che cosa serve la raccolta differenziata??????"E alcuni compagni 
hanno detto varie opzioni.
Dopo ci ha fatto battere le mani tutti assieme, un bambino ha chiesto il perché e lui gli ha risposto che é come la Raccolta Differenziata se non si fa tutti insieme non funziona bene.
Dopo ci ha raccontato che due ragazzi bevevano il te, vedendo che il padre buttava per terra le cose lo avevano fatto anche loro.
Dopo ci ha raccontato che durante una partita di calcio il numero sette aveva fatto un bellissimo goal.Per brindare apre a bottiglia la finisce e la lancia dall'altra parte della rete.Il numero 13 prende la palla e dice all'arbitro che finquando il suo compagno riprendeva la bottiglia non si sarebbe giocato.
Il numero 7 umiliato dopo che aveva eseguito un goal stupendo andò a prendere la bottiglia è si continuò a giocare.
con questo ci voleva far capire che nel primo racconto che il figli guarda ciò che fa il padre.Nel secondo racconta invece che nel mondo ci sono persone corrette altre no.
Dopo ci ha fatto giocare e mi sono divertita tantissimo.
infine ci ha detto che riceveremo un libricino dove ci sarà scritto come distiguere una cosa dall'altra.
Questa giornata è stata molto educativa ma  contemporaneamente divertentissima      

martedì 28 maggio 2013

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Cassino prebellica
C'ERA UNA VOLTA...

Una cittadina sorridente

dove la gente viveva seranamente.

Il Teatro Manzoni, "Meraviglia del Paese"

figlio delle speranze tanto attese.

Vantaggiosa era la funivia,

"filo diretto con la Casa di San Benedetto".

Non mancavano lavatoi e palazzi signorili,

aree verdi, chiese e monumenti memorabili...

Il calvario di Cassino e i sacrificio di Montecassino
 
POI...

Un triste giorno la furia della Guerra arrivò,

Cassino e la sua amata Abbazia bombardò

e "Città senza passato" essa diventò.

La Guerra la nostra città ha fatto crollare

e gli abitanti non hanno il coraggio di parlare.

Gli sfollati lasciano la terra natia

colmi di tristezza e malinconia,

come le rondini migran via.

Hanno porzioni di cibo razionato

e nostalgia di tornare nel loro paese amato.

LA RINASCITA

Ardua fu la ricostruzione,

abitazione per abitazione.

I cittadini non perdevano la speranza

e la tenacia era abbastanza

per ricostruire quella bella città

in tutta la sua maestosità.




mercoledì 22 maggio 2013

commento sul volantino degli americani

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              Volantino      Degli
                   Americani

La 5^ Armata non poteva più proteggere il Monastero: gli Americani credevano che nel Cenobio Benedettino erano rifugiati i Tedeschi.

Essi riempirono gli aerei di volantini che servivano per far andare via gli Italiani della casa di San Benedetto al più presto possibile.
Il Volantino diceva che per il bene dei rifugiati, non potevano nascondere il fatto che forse dentro il Monastero ci fossero i Tedeschi e quindi dovevano bombardare  Montecassino.

venerdì 17 maggio 2013

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LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Oggi 17 maggio siamo andati in palestra
per parlare della raccolta differenziata,
dove ci hanno comunicato che questa raccolta funziona
se la facciamo tutti insieme e se per strada incontriamo
delle persone che gettano cartacce in terra ,dobbiamo
intervenire facendogli capire che sporcare l'ambiente
e' dannoso sia per se stessi che per gli altri. Il signore
ci ha mostrato un giornalino dove c'era illustrata come
si svolge la raccolta differenziata.
Infine prima di ritornare in classe abbiamo giocato al gioco
dello specchio.
Questa lezione e' stat molto istruttiva ed interessante.

giovedì 16 maggio 2013

il volantino degli americani commento

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                        Progetto per scappare dall' Abbazia
Il giorno 14 febbraio del 1943, dopo alcuni mesi che il generale Badoglio aveva firmato l'armistizio con gli Alleati,gli Americani credendo che nel Monastero ci fossero dei Tedeschi dagli aerei lanciarono migliaia di volantini per avvisare che avrebbero bombardato il Monastero.
I monaci raccolsero i volantini  nel chiostro dei Bramanti ,loro non credettero  a ciò che c'era scritto.
Civili e religiosi si nascosero nei sotterranei, avevano deciso che il giorno 15 sarebbero scappati:l'Abate Gregorio Di Amare in groppa ad un asinello e con una croce in mano e tutti gli altri dietro.
Però, quando iniziarono ad uscire cominciarono i bombardamenti. Solamente poche ore dopo che il
bombardamento fu concluso soltanto pochi civili ed i monaci riuscirono a salvarsi.
Dopo l'Abate Gregorio Di Amare se ne andò a Roma. 
         

martedì 14 maggio 2013

Testimoni di guerra: Dottor Donato Formisano

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                             Testimonianze di Guerra :  
               Dottor Donato Formisano

Oggi, 28 Febbraio 2013,verso le dieci ci siamo recati nella Sala Riunioni. E' venuto il Dottor Donato Formisano amministratore della Banca del Cassinate per raccontarci la Seconda Guerra Mondiale da lui vissuta quando era piu' piccolo.
Ci ha raccontato della distruzione di Montecassino , dei Tedeschi, dei bombardamenti su Cassino e della linea Gustav che divideva in due l'Italia.Anche intorno a Cassino ci sono diversi cimiteri tra cui  quello tedesco, inglese, italiano, polacco..........
Ci ha descritto alcuni  episodi della sua infanzia durante la guerra.
Quando gli Americani avevano finito i bombardamenti Cassino e Montecassino erano distrutti .
Per il tanto disordine e caos si creò una fila lunghissima con più di 300 persone. Davanti a tutti c'era un carro, trainato da un cavallo,  all'interno c'erano bambini e anziani.
Il Dottor Donato e la sua famiglia composta dai genitori e fratelli, dai 6 mesi ai 13 anni, si misero in viaggio.
Mentre camminavano le Aquile d'Acciaio (aerei degli americani) sorvolavano quella zona videro quella lunga fila di persone e credendo che fossero Tedeschi gli lanciarono delle bombe addosso.
Il Dottor Donato per la paura si gettò in una buca dove gli uomini facevano i loro bisogni.
La madre disperata andò  trovò una casa di contadini e si fece aiutare a pulirlo. 
Arrivati a Sora si fermarono dalle Suore Stimmatine per 3 o 4 giorni.
Il padre trovò una casa dove dormire ed aveva anche del terreno, però ogni sera alcune persone andavano a rubargli le cose da mangiare.
Il padre  si mise a fare la guardia, vide che erano i padroni di casa che rubavano, disse di dargli la metà di tutto e non avrebbe detto nulla a nessuno.
Quando il padre e il fratello maggiore andavano a prendere qualcosa da mangiare lui voleva sempre andare con loro.
Un giorno convinse il padre a portarlo e si mise in cammino con loro, degli aerei Americani credendo che fossero Tedeschi sganciarono delle bombe. Donato scappò via di corsa e una bomba ferì il padre.
Al fine della guerra Cassino e Montecassino erano rasi al suolo.
Il Dottor Donato già grande non frequentò le scuole a Cassino ma in altri luoghi. 
Divenuto grande per 15 anni fu Consigliere Comunale e poi divenne Amministratore della "Banca del Cassinate."
Questa giornata è stata molto educativa.

sabato 4 maggio 2013

volantino degli Americani

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                                  "Amici italiani      
        state attenti: sino ad ora abbiamo avuto cura  
       di evitare il bombardamento di Montecassino.
       I Tedeschi sanno come trarre beneficio da ciò.
       Ma ora il combattimento muove sempre piu' 
                vicino al suo sacro recinto
      E' venuto per noi il momento di puntare i
   nostri cannoni sul monastero stesso.Vi avvertiremo
                di mettervi in salvo; fatelo subito.
       Lasciate il monastero,lasciate immediatamente.
                   Rispettate quest'avvertimento.
                     E' fatto per il vostro bene 
                            La 5 Armata."


venerdì 3 maggio 2013

Progetto Omaggio a Cassino

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                         Progetto  Omaggio  a  Cassino

Oggi, 5 febbraio 2013 , alla fine delle ore scolastiche è venuto nella nostra classe "Sergio Saragosa" che ci ha parlato della Seconda Guerra Mondiale.                                        All'inizio ci ha detto che dopo la guerra le scuole e gli edifici   erano rasi al suolo.
Nel dopo guerra, nelle "scuole" i bambini si portavano delle scatole come sedie,che i soldati usavano per ricaricare le mitragliatrici. 
Non avevano neanche i banchi per scrivere ma usavano le gambe al loro posto.
Scrivevano con matite trovate tra le macerie dove rinvenivano anche i gessi e le lavagne. Dopo un po'di anni arrivarono nuovi banchi, sedie, lavagne, gessi...
Dopo la guerra non restava nulla.
Lui con i suoi fratelli dormivano su materassi riempiti di spighe di grano.
Per il gran freddo il padre gli aveva comprato dei mattoni, li facevano riscaldare vicino al fuoco e poi ci attorcigliavano un maglione e lo portavano con loro nel letto.
Ci ha parlato delle tre linee di difesa che fece istituire da Hitler se avesse vinto sulla linea che separava l'Italia Settentrionale da quella Meridionale avrebbe vinto la guerra ma non è successo cosi'!!!!!!!
Sergio Saragosa ha fatto girare tra di noi delle fotografie che parlavano della Vecchia Cassino e dell' Abbazia completamente rasa al suolo.
Ci ha raccontato le tragiche avventure dei suoi amici soldati, delle deportazioni che i tedeschi fecero quando hanno occupato l'Italia.
Ci ha descritto le tragiche scene dei morti ammazzati che riposano nei vari cimiteri che circondano Cassino tra cui quello polacco, italiano, inglese, tedesco.......
Poi per concludere la giornata abbiamo fatto una bella fotografia insieme.
E' stata una visita molto interessante e ci ha fatto ricordare i momenti piu' tragici del nostro Paese!!!!!!!!!!!!!!!!! 





venerdì 8 marzo 2013

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 Testimonianze di guerra
ciò che ha dovuto passare mio nonno Gerardo all'età di soli 11 anni.
IO: nonno tu hai mai visto le bombe?
NONNO:non le bombe, ma i crateri che provocavano.
IO:tu sei stato sfollato?
NONNO:sì,da Gallinaro a Broccostella vicino Sora.
IO:avevi una casa?
NONNO:ero ospite di alcuni contadini.
IO:cosa mangiavi?
NONNO:mangiavo poche cose che pagavo ai 
contadini.
IO:aiutavi la tua famiglia?
NONNO:sì, la aiutavo spesso a trovare qualcosa da mangiare.A volte nei depositi fingevo di parlare ma,mentre distraevo i Tedeschi,prendevo tutto il cibo che potevo nascondere !!!!!!
Federica Pignatelli



giovedì 28 febbraio 2013

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 SHOAH
Ricordarla è un dolore
ma lo facciamo per amore 
di chi la sua vita donò
e milioni di ebrei salvò.

I bambini erano impiegati 
in fabbriche di uomini spietati
e se la misera cena arrivava
ogni ebreo si accontentava.

Dei Giusti siamo veramente fieri
quelli sì che erano altruisti veri
che peccato per la morte loro
ma sono stati proprio bravi hanno creato oro  =D

 Erano trattati peggio di carcerati 
quei poveri ebrei sventurati
il maschio dalla femmina separavano
poi frustavano e malmenavano.

Non c'era festa ne riposo
in quel mondo doloroso
tutti i tedeschi ebrei hanno schiavizzato
quel periodo orrendo non poteva essere dimenticato!!!!!!!

Noi generazione nuova
dobbiamo aiutare il monda come chiocce con le uova
questa guerra è irripetibile 
non ripeterla e indispensabile   !!!!!


                                                                               Federica Pignatelli 

giovedì 7 febbraio 2013

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                                                     POESIA CARNEVALE
Ecco Carnevale
e ogni scherzo vale
c'è Pulcinella che è agruto
che da napoli è venuto
da bologna ecco che avanza
Balanzone mostrando la sua pancia
Arlecchino tutto contento
ti presento
Gianduia che è piemontese
e molto cortese
ora facciamo un saltone
e chi paga è Pantalone

martedì 5 febbraio 2013

la vecchia funivia di Cassino

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La vecchia funivia di Cassino

Oh vecchia funivia,
perchè te ne sei andata via?
Ci servivi per l'economia, 
per il Duca e la Duchessa,
per il principe di Svoia.

Fosti costruita da Ferretti,
affiancato da alcuni addetti.

Costruita in otto mesi,
uno dei tuoi arnesi
si ruppe e cadde a Cassino
ed il filo non era, poi, neanche così fino!

Di tre record vantavi,
di cui uno parlava del tempo di percorrenza
sui tuoi lunghi cavi,
un altro, per essere l'unica del meridione
ed il terzo per la velocità con cui fosti costruita.

I tuoi passeggeri andavan nel pallone
per gli sbalzi di tensione.

Moristi tredicenne,
distrutta dalle bombe
e da un caccia
cattivo
che con i suoi compagni distrusse Cassino.

Il Colle Venere, tuo unico aggancio,
era chiamato " Colle dell'Impiccato "
perchè c'era una costruzione in metallo, 
somigliante ad un patibolo
dove c'era un impiccato.

Ora sei scomparsa,
anche se noi ti rivogliamo.
Sappi che anch'io, anche se non ti ho mai vista,
ti amo,
solo dai racconti di chi voleva farti
ripartire dalla Villa Comunale,
ma gli ambientalisti hanno protestato,
perchè l'ambiente veniva deturpato.

domenica 3 febbraio 2013

Per non dimenticare

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IL GIORNO DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio avviene
Il “Giorno della Memoria”
Perché nella storia
I Tedeschi sterminarono
Nei campi nazisti
I poveri Ebrei
Perché erano una razza inferiore.

Nei campi lavoravano
E i Tedeschi gli ammazzavano
Ma molti Italiani
Ne salvarono tanti
Tra questi Giorgio Perlasca
E Giovanni Palatucci
Questi sono i GIUSTI,
poi i Russi sono arrivati
e i cancelli han  sfondato.

Oggi si ricorda
Perché un tempo
Testimoni saremo
In modo che non accadon più
Queste mostruosità.

                                                                                                          Francesco Maria

GIORNO DELLA MEMORIA

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LEGGE 20 LUGLIO 2000, N. 211
“Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”
Art. 1
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento  dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2
In occasione del Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

                                                                      Francesco Maria

venerdì 1 febbraio 2013

MAI PIU'

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MAI PIU' PER NON DIMENTICARE LA MOSTRUOSITA' DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE.


UNA STELLINA PER LILIANA

Liliana Segre era un'adolescente di tredici anni ebrea, che inizialmente frequentava una scuola pubblica. Nel 1938, però vengono ammesse le leggi razziali e Liliana viene trasferita in un altra scuola, quella per Ebrei. Il padre, cosi', organizza una fuga in Svizzera, un paese neutrale,  ma al confine, vengono fermati e rimandati in Italia. Successivamente, lei e il padre vengono portati in carcere, dove vengono separati. Dopo qualche mese si ritrovano. Un brutto giorno,  però, il comandante decide che seicentocinque persone devono essere deportate nei campi di concentramento. Tra quelle ci sono anche l'adolescente e il genitore. II  viaggio durò una settimana, su un treno, dove le condizioni igeniche erano pessime,  non si aveva nemmeno il permesso di scendere dal vagone per i bisogni fisici. Arrivati, Liliana si trovò davanti a tante persone deboli, che a bastonate venivano fatti scendere.
La bambina, purtroppo, fu separata dal padre, ma in quei giorni, grazie agli insegnamenti del genitore, non arrivò ad odiare nessuno, nemmeno i suoi nemici.
Liliana riusci' a sopravvivere grazie alla forza data da una stella, che splendeva nel cielo più di tutte, era la stella madre. Il ventisette gennaio 1945 i Russi arrivarono ad Auschwitz e liberarono tantissime persone anche l'adolescente. Cosi' già da vent'anni, Liliana racconta la sua storia, insieme ad altre persone, per non commettere gli stessi errori, gravissimi, commessi dai Tedeschi.
MAI PIU'    MAI PIU'.


                                                                                                     ANNACHIARA

LA SHOAAH

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         LA SHOAAH

La shoaah è una memoria da ricordare
e per questo c'è un giorno da celebrare
è il ventisette gennaio, GIORNATA DELLA MEMORIA
una triste storia.
I giusti la loro vita hanno sacrificato
sperando che i tedeschi la lezione abbiano imparato
ce ne sono due in particolare,
Perlasca e Palatucci
è naturale.
Loro si, che erano veri uomini
aiutando il mondo
soprattutto i più sfortunati e i deportati.
Poche testimonianze oggi noi abbiamo
che purtroppo andranno a scomparire,
ma allora saremo noi
a far ragionare grandi e piccini
anche i bambini
per non commettere gli stessi errori
del passato,
aiutandoci a vicenda,
facendo insieme anche la merenda.
LA SHOAAH non si deve ripetere
perchè nessuno con l'amore tra i popoli
può competere.


                                                                          ANNACHIARA

GIORNO DELLA MEMORIA

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                      G I O R N O  D E L L A  M E M O R I A
 
LEGGE 20 LUGLIO 2000, NUMERO 211

Istituzione del GIORNO della MEMORIA in ricordo dello Sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi Nazisti.


    ARTICOLO 1

La Repubblica Italiana, riconosce il giorno ventisette gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di AUSCHWITZ, GIORNO DELLA MEMORIA, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

                                             ARTICOLO 2

In occasione del GIORNO della MEMORIA di cui all'articolo1, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al Popolo Ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia, la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.

                                                                                                             ANNACHIARA

giovedì 17 gennaio 2013

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La poesia della funivia
All'abbazia,
portava la funivia
la tristezza andava via 
e decollava l'economia.
L'idea di Ferretti
è proprio geniale:
un mezzo sicuro
che non fa mai male.
Nata a Cassino
dalle funi sorretta
in quel gran casino
la funivia era perfetta!
I mesi per costruirla sono stati otto
ma un spezzato una casa ha rotto ;
in guerra un caccia sotto ci passò
e "ADDIO" la funivia ci salutò   :(
Per arrivare
ci volevano sette minuti
ma ci si poteva fermare:
con i black out è meglio aspettare!!
Tre record aveva la funivia del centro- stivale: (
tempo per costruire
tempo per percorrere
e prima funivia meridionale
Molti nobili ha ospitato
su e giù portato e riportato
Federica
Pignatelli


sabato 12 gennaio 2013

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                Ho il dovere di........
       
Imparare a disegnare e a scrivere.
Studiare.
Imparare a mettere a posto i giocattoli.
Di andare a messa la domenica e il sabato.
Mangiare tutto quello che ci prepara la mamma.
Praticare sport per crescere sani e robusti.
Non fare cose brutte ai tuoi amici.
Prendermi tutte le medicine.
Non prendere in giro gli altri.
Non rovinare i muri della nostra città.
Pagare le tasse.
Ubbidire e ascoltare le persone adulte.
Aiutare la mamma nelle faccende domestiche.
Essere ordinati dappertutto.
Giocare in maniera ordinata.

venerdì 11 gennaio 2013

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                                                                       LE BEFANE A CAVALLO
WHO(di chi di che cosa si parla)=festa della befana a cavallo
WHAT(che cosa è successo)=le persone si sono riunite a piazza restagno e hanno osservato le befane che arrivavano su un cavallo
WHY(perche'èsuccesso)=perche' in quel giorno si festeggiava l'epifania
WHERE(dove è successo)=a piazza restagno
WHEN(quando è successo)=domenica 6 gennaio
                                                                                           RICCARDO NACCI

le befane a cavallo

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                                                L'ARTICOLO GIORNALISTICO
                 TESTATA GIORNALISTICA
Cassino edizione per cassino il cassinate la valle dei santi
LA PROVINCIA
Sezione:cassino
OCCHIELLO
straordinario successo della manifestazione tenuta a san giovanni-restagno
TITOLO
le befane bloccano la città
SOMMARIO
oltre 4mila persone hanno seguito le"vecchiette" arrivate in tanti modi
CATENACCIO
la soddisfazione del presidente di muccio "evento che quest'anno ha superato ogni piu' rosea aspettativa.Grazie a tutti
                                                             ARTICOLO
il giorno dell'epifania è stata svolta la festa della "befana a cavallo". Questa manifestazione è stata organizzata dal presidente di muccio il quale è rimasto felice per le 4mila persone partecipanti.Lui ha ricevuto molti complimente dalle mamme perche'i propri figli grazie a loro si sono divertiti.Alle ore 15,00 sono venute 5 befane su un cavallo trainato da un calesse,io e gli alunni di mia madre ci siamo fatti una foto su un cavallo.Le befane hanno regalato delle caramelle e giochi e hanno offerto cibo ai piu' bisognosi.Ernesto di muccio promette che la 3 edizione sarà piu' sorprendente
                                                                                                    RICCARDO NACCI

giovedì 10 gennaio 2013

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                             Il diritto di..
andare a scuola
giocare    
parlare
praticare la propria religione   
mangiare e bere  
praticare degli sport
avere amici
assistenza medica
all' ascolto
essere amato
avere un lavoro
non essere ignorato o picchiato
avere un tetto sotto il quale dormire
amare e vivere.
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     L' antica funivia di Cassino
               

        La funivia dal governo era voluta
        
       e dai turisti era goduta.

     Dei record godeva: 

       la velocita di costruzione
      
          e la corsa in 7 minuti faceva
      
     Le cabine molto grandi aveva

       e di un bel paesaggio godeva.

          Poca gente ci andava 
  
             e pochi soldi guadagnava

       Nella corsa solo  un punto di appoggio aveva

           e sul Colle Venere sorgeva.

Da un caccia tedesco fu distrutta

    perché un filo tagliò 
      
       e la sua fine segnò.

      

martedì 8 gennaio 2013

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Attesa ed emozione per recita
alla Conte

Che emozione!!!!Solo un giorno al  grande evento!
La prova generale è stata già effettuata il 15 Dicembre dove tutte le quinte si sono raccolte per provare la recita.Nell'attesa di avere l'auditorium libero abbiamo osservato il presepe con Maria,Giuseppe e il Bambinello posti su un tappeto di foglie e rami.Io mi aspettavo di più ma poi ho pensato che non importa la bellezza ma il significato.In seguito si liberò l'auditorium e finalmente potevamo provare.
Oggi siamo tutti emozionatissimi ma comunque pronti a domani con 6 canzoni lunghissime a memoria e parti da recitare.Di oggi solo 3 ore sono state di lezione e di canto per provare l'ultima volta questa bellissima recita.Per l'ansia non so cosa dire e per questo dirò il significato della recita:
Natale di Pace!!!
Come un re deve regnare sul proprio regno,la pece deve regnare sul Natale!!!
Sono così agitatissima che non riescho a descrivere le mie emozioni!So soltanto che sono tante!!!