martedì 28 maggio 2013

Cassino prebellica
C'ERA UNA VOLTA...

Una cittadina sorridente

dove la gente viveva seranamente.

Il Teatro Manzoni, "Meraviglia del Paese"

figlio delle speranze tanto attese.

Vantaggiosa era la funivia,

"filo diretto con la Casa di San Benedetto".

Non mancavano lavatoi e palazzi signorili,

aree verdi, chiese e monumenti memorabili...

Il calvario di Cassino e i sacrificio di Montecassino
 
POI...

Un triste giorno la furia della Guerra arrivò,

Cassino e la sua amata Abbazia bombardò

e "Città senza passato" essa diventò.

La Guerra la nostra città ha fatto crollare

e gli abitanti non hanno il coraggio di parlare.

Gli sfollati lasciano la terra natia

colmi di tristezza e malinconia,

come le rondini migran via.

Hanno porzioni di cibo razionato

e nostalgia di tornare nel loro paese amato.

LA RINASCITA

Ardua fu la ricostruzione,

abitazione per abitazione.

I cittadini non perdevano la speranza

e la tenacia era abbastanza

per ricostruire quella bella città

in tutta la sua maestosità.




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