Cassino prebellica
Il calvario di Cassino e i sacrificio di Montecassino
C'ERA
UNA VOLTA...
Una
cittadina sorridente
dove la gente
viveva seranamente.
Il Teatro
Manzoni, "Meraviglia del Paese"
figlio delle
speranze tanto attese.
Vantaggiosa era la
funivia,
"filo
diretto con la Casa di San Benedetto".
Non
mancavano lavatoi e palazzi signorili,
aree
verdi, chiese e monumenti memorabili...
Il calvario di Cassino e i sacrificio di Montecassino
POI...
Un
triste giorno la furia della Guerra arrivò,
Cassino
e la sua amata Abbazia bombardò
e
"Città senza passato" essa diventò.
La
Guerra la nostra città ha fatto crollare
e
gli abitanti non hanno il coraggio di parlare.
Gli
sfollati lasciano la terra natia
colmi
di tristezza e malinconia,
come
le rondini migran via.
Hanno
porzioni di cibo razionato
e
nostalgia di tornare nel loro paese amato.
LA
RINASCITA
Ardua
fu la ricostruzione,
abitazione
per abitazione.
I
cittadini non perdevano la speranza
e
la tenacia era abbastanza
per
ricostruire quella bella città
in
tutta la sua maestosità.
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