Gabriele
D’Annunzio -poesia I Pastori
Settembre,andiamo.E’
tempo di migrare.
Ora
in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian
gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono
all’Adriatico selvaggio
che
verde è come i pascoli monti.
Han
bevuto profondamente ai fonti
alpestri,che
sapor d’acqua natia
rimanga
né cuori esuli a confronto,
che
lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato
hanno verga d’avellano.
E
vanno pel tratturo antico al piano,
quasi
per un erbal fiume silenta,
su
le vestigia degli antichi padri.
O
voce di colui che primamente
Conosce
il termolar della marina!
Ora
lungh’esso il litoral cammina
La
greggia.Senza mutamento e l’aria.
Il
sole imbiondì si la viva lana
Che
quasi dalla sabbia non divaria
Isciacquio,calpestio,dolci
romori .
AH
PERCHE’ NON SON IO CO’ MIEI PASTORI ?
(Gabriele D'Annunzio)
PARAFRASI
Settembre
è tempo di migrare.I pastori si incamminano verso il mar Adriatico
che ha lo stesso colore verde dei prati.
I
pastori e la gregge hanno vevuto molto alle fonti montane che per
conservare il sapore della terra natia per sopportare il viaggio.
Hanno
un nuovo bastone di nocciolo i pastori ripercorrono l’antico
sentiero dei loro antenati per raggiungere la pianura.
E’
finito il viaggio e i pastori sono molto contenti,beato colui che lo
scorge.Ora il gregge cammina sul litorale Adriatico.
Stimo
in fine estate e la lana delle pecore è illuminatadal sole che si
confonde con la sabbia.
RICERCA
SU GABRIELE D’ANNUNZIO
Gabriele
D’Annunzio naque a Pescare il 12 marzo 1863-1938
Dalla
famiglia borghese benestante.Era il terzo dei cinque figli visse
un’infanzia felice distinguendosi per la sua intelligenza e
vivacità.La disinvoltura per contrarre i debiti porto’ una
difficile situazione economica.La figura paterna fu accentuata nel
Poema paradisiaco.ebbe tre sorelle ed un fratello minore. Nel 1879 il
padre finanziò la pubblicazione della prima opera del giovane
studente .
Egli
per avere piu’ fama fece diffondere la falsa notizia della propria
morte per una caduta a cavallo.La notizia richiamo’ l’attenzione
di molti .Poi la smenti’.Entro’ in guerra con gia’ 52anni come
volontario.nel 1916 a causa di un urto su una mitragliatrice e si
feri’ gravemente ad un occhi provocando la perdita di un occhio.Ma
presto torno in guerra ed a afre azioni belliche.Dopo di tutto ciò
diventò un politico.
*Stefania
Conte*
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